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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

Che scatola!

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A sorpresa e repentinamente, sono stata schiacciata da febbre semistagionale: 4  giorni completamente trascorsi nel letto, qualcosa di inimmaginabile e che, al di là dei dolori, rimpiangerò molto! Prima del tracollo di questi ultimi giorni, però, mi ero occupata della decorazione di una scatolina in legno per le bustine del the. Sapete che ho la passione per the e tisane  e, di conseguenza, sono invasa, oltre che da tazze e tazzette, da scatole e bustine (per lo sfuso no problem, ci sono tanti barattoli, eh eh). La scatola è di foggia comune, in legno grezzo con divisorio all'interno. E' rimasta qualche mese 'in osservazione' perché ero un po' indecisa sulla decorazione. Poi, alla fine, mi è venuta voglia di un soggetto un po' atipico, ma che mi piace molto. Così, ecco la scatola:      Qui sopra una vista dall'alto e, sotto, particolare della decorazione che si ripete lungo tutto il contorno della scatola:   L'interno:  

Il mortino rinnovato

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    Allora. Lo scorso weekend mi sono decisa e ho finalmente portato a termine un progetto che attendeva da qualche mese (che volete, d'inverno mi metto in letargo!), ovvero la messa a nuovo del mortino della cucina. Innanzitutto: nel mio personale vocabolario il mortino , se non meglio specificato (!), è uno di quei mobiletti orrendi, di dimensioni medio-piccole, che più o meno si possono incontrare in tutte le case; quei pezzi d'arredo, per intenderci, spesso ereditati da qualche nonna o zia, di dubbio gusto e basso valore, che però compensano la loro 'orrendaggine' con una grande utilità: sportellini e cassetti dove, in genere, finisce tutto quello che non si sa dove mettere, relegati in qualche angolino buio o nascosto (e in questo, devo dire, le dimensioni contenute aiutano molto!). Insomma, il concetto credo sia chiaro!      Nel mio caso, avevo un mortino in cucina, sotto la televisione, acquistato proprio come deposito-inutilità (nonché appoggio per decode