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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

Ode all'Uomo...

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Sì, oggi parliamo di loro, degli uomini!  DEVO parlare di loro, perché la scorsa settimana, come vi avevo raccontato, è iniziata la mia avventura di coordinatrice in solitaria al cantiere della casa di Debbie .  Bene, non è stata una settimana semplice. Ci sono stati un buon numero di imprevisti (come era prevedibile), rallentamenti nei lavori, qualche momento di tensione... Ma!: anche passi da gigante, stanze che prendono forma, appoggio e sollecitudine. Devo riconoscere che questi signori, che lavorano a ritmo incredibile e con una professionalità invidiabile, sono davvero degli angeli (di certo per me sono angeli custodi)! Mi stanno aiutando tantissimo, fanno tutto il possibile per aiutarmi e accontentarmi, mi spiegano ogni minimo dettaglio quando chiedo chiarimenti, e mi spostano anche la macchina quando è necessario! Insomma. Se Debbie al suo ritorno sarà contenta e non ci saranno episodi di pelle scuoiata, so già che lo devo anche a loro. Soprattutto a loro, siam

Grandi prove..

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Ve l'ho detto che sono stata 'promossa' project manager ad interim? Uh uh.. Insomma, la storia è più semplice di quanto sembri: io mi sto terribilmente appassionando a questo lavoro, a questa ristrutturazione, e a tutte le sfumature (di grigio, sì, ma niente a che vedere con l'argomento del periodo!) che scopro via via. Ho scoperto innanzitutto che il lavoro non è facile, ed è delicatissimo. Come dire che basta una minima distrazione per combinare grandi disastri. D'altra parte, però, ho anche avuto la conferma che è un lavoro che amo, che mi riesce bene, che mi stimola ed entusiasma. Detto questo, anche Debbie è molto contenta, ci troviamo benissimo a lavorare insieme, e ha pensato di scaricarmi una bella patata bollente, via. Da domani infatti lei sarà in viaggio per tre settimane, e io ho la responsabilità della gestione dell'intero cantiere. Non vi potete immaginare quanto è lunga la   to do list che ho in mano. Aiuto! Sono però molto contenta

Voglia d'interni..

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Reduce dall'influenza del week-end, confesso che oggi proprio non avrei la forza per affondare nel fango ad ogni passo e andar su e giù per la proprietà ed entrare e uscire da un cantiere all'altro, con l'aria gelida che tira lassù e magari una spolveratina di neve... Brrrr...  No, oggi ho voglia di calduccio e riposo, e coccolanti bevande calde. A questo proposito però mi sovviene che, nel racconto della long restoration, vi ho mostrato sempre (o quasi) cantieri in essere e work in progress. In realtà ci sono anche alcune zone che piano piano vanno terminando, e in cui gli arredi iniziano a comparire. Allora oggi, calduccio calduccio, vi mostro qualcuna di queste, tutte parte dell'edificio principale. Innanzitutto, vi presento la Mud Room , ormai famosa - e da noi AGOGNATA, confessiamolo! - 'stanza del fango', ovvero locale comodo per lasciare scarpe stivali (fango) cappotti e quant'altro prima di entrare nella casa vera e propria. La mia opinione: