Auguri!

Stavo riflettendo su come nei decenni cambiano le prospettive.

Dieci anni fa ero idrofobica sotto Natale, posso dire serenamente che avrei ucciso tutti, e che per me era un passaggio necessario ma faticoso e sofferente.. Mentre l'ultimo dell'anno era un momento di gioia perché, in qualche modo, mi buttavo alle spalle un altro anno e via, pronti a investire sul prossimo.

Insomma oggi qualcosa è cambiato. Piano piano ho ricominciato ad apprezzare Natale in quanto festa da trascorrere con la mia famiglia, e ogni anno mi godo l'attesa dei miei figli, le loro emozioni e il loro desiderio di festeggiare e di condividere. Da qualche parte qualcosa che ricorda lo spirito del Natale è riemerso. E ho iniziato a capire che tra poco la 'leggenda' di Babbo Natale finirà, e son certa che molta della magia che ci ha accompagnato in questi anni, in qualche modo, ci lascerà. Ma credo che non dimenticheremo mai gli occhioni sgranati di sorpresa la mattina di Natale, i lacrimoni da commozione, l'accettazione di un qualcosa che è giusto così, perché è così punto e basta. 

Tra l'altro, ieri ho fatto una di quelle cose che ho sempre odiato, ma stranamente avevo voglia di farla: ho fermato il mondo e TELEFONATO! Sì, non solo i canonici sms, whatsapp o mail o facebook, ma una serie di vere e proprie chiamate, con chiacchierate piacevoli al seguito.
Ho sentito tutte le persone con cui ho lavorato quest'anno, ed è stato un momento davvero simpatico.
Mi è piaciuto sentire che alla fine anche nei rapporti lavorativi si son creati rapporti umani, veri, concreti.
Insomma, ridendo e scherzando, parlando con tutti loro, mi son resa conto di quanto è stato fatto, di quanti scambi, di quanto aiuto, condivisione ed esperienza si è costruita; ovvero prendi coscienza che sta finendo un altro anno, e che anche in questo che volge al termine HAI FATTO UN MUCCHIO DI COSE!! E gli 'abbracci' virtuali che ho sentito, il calore, e addirittura il pensiero natalizio arrivato da qualcuno di loro, sono stati elementi belli e importanti della mia Vigilia.

D'altra parte, festeggiare l'ultimo dell'anno nell'ultimo decennio è diventato sempre più faticoso. Al termine (quasi) dei miei 40 anni, devo dire che girare 'pagina' non mi sembra più una cosa da fare tanto a cuor leggero, perché in qualche modo i ricordi che si sono accumulati sono tanti, e l'incoscienza dei tuffi a vuoto, un pochino (ma un pochino, eh), si sta ridimensionando. Insomma, vedere i tuoi figli che crescono alla velocità della luce non è che ti fa impazzire dal desiderio di correre avanti.. Nemmeno di tornare indietro, per carità, però forse sarebbe bello fermare i momenti un po' più a lungo.

Quindi, dopo queste 'sagge' riflessioni natalizie postprandiali, non mi resta altro che augurarvi delle giornate fantastiche, non solo a tavola ma di condivisione.

Baci!
L.


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