Mettere ordine

Per una volta - e non so se è meglio o peggio - non parlo di riordinare una stanza, una libreria, una casa. O forse invece sì? Magari è semplicemente una buona terapia?

Sto attraversando un periodo un po' ingarbugliato e mi chiedevo da che parte iniziare, dove sbuca il bandolo della matassa? 
Leggo spesso storie di successo, le trovo terribilmente di ispirazione, sia per quanto riguarda la vita personale che la carriera. Mi sembra che tutte abbiano poi un fondo comune. Si legge, più o meno tra le righe, che a un certo punto tutti questi personaggi abbiano deciso di dare una svolta alla loro vita, di cambiare, di migliorarsi.

Mi chiedo: da dove nasce il cambiamento? E se, soprattutto, uno è avvezzo al cambiamento, alla ricerca, all'aspirazione al miglioramento, qual è allora il vero cambiamento? Forse può essere in quel caso un fermarsi? Uno stop, una pausa?

Non so, mi sento esausta, forse è anche la primavera. Credo che davvero il quid sia mettere ordine. Riprendere spazio, respiro, ossigeno. Lasciare i vampiri energetici a ciucciarsi un po' tra loro. Lasciare tutti i poveretti a lamentarsi uno con l'altro. Lasciare le vittime della società e del destino ad essere inconcludenti davanti agli specchi. 
Guardare per aria in cerca di sole.
Sole negli occhi che acceca ma nutre!

Un po' come fanno i fiori, insomma =)

Buon sole a tutti!
L.




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