Consigli di lettura: "Contorni Opachi" di Anthony Caruana

"Io non sono come gli altri. 
Non dico migliore o peggiore. Sono diverso. 
Ma non particolare, ossia più o meno brillante di altri. 
Non intendo speciale. 
Neanche so se davvero ho chiaro il concetto di chi siano gli altri."

Se mi seguite da un po', sapete che in questo mio blog racconto soltanto di romanzi che mi hanno colpita particolarmente, a volte per lo stile, a volte per i contenuti (se volete farvi un'idea, cercate tra le etichette: "Consigli di lettura"). Oggi vi parlo di Contorni Opachi, romanzo del giovane scrittore Anthony Caruana, tra i candidati al Premio Strega 2021:


Inizio subito col dirvi che se siete alla ricerca di una lettura rassicurante, o che vi porti altrove rispetto ai problemi del mondo, ebbene, questo non è proprio il libro adatto. Si tratta, al contrario, di un romanzo inquietante, raccontato da Caruana in tre step e attraverso tre voci narranti diverse; è una storia che all'apparenza può sembrare forse eccessiva, violenta e quasi forzata in alcuni punti. Ma è inquietante proprio per il contatto forte con la realtà, concreta e tangibile, fatta di vite quotidiane, di persone "normali", di famiglie che celano i propri scheletri nell'armadio. La domanda sorge quindi spontanea: cos'è normale? Terminato il libro, infranto il tacito patto di noi lettori, qualcosa rimane in mezzo allo stomaco e scava, e non consente di accantonare l'avventura di Augusto - la prima voce narrante, perno dell'intera vicenda - e dei personaggi che ruotano intorno a lui, in particolare Mafalda ed Elide, le altre due narratrici della storia.

Gli attori di questo racconto non sono soltanto i personaggi: c'è la malattia mentale di cui soffre Augusto, conditio e sottofondo costante della narrazione. Quando Augusto decide di non assumere più i farmaci con cui tiene a bada la sua malattia, fugge dall'apparente normalità che aveva tentato di costruire. Da quel momento ogni avvenimento della storia si fa strada fino al lettore attraverso una specie di velo onirico, lo mette in confusione, lo spinge a chiedersi - fino all'ultima pagina, e con un filo di fastidio - cosa stia succedendo.
Poi c'è il segreto, potente stratagemma narrativo ma, nella fattispecie, causa scatenante e condizionatore di più di una vita; ci sono le scelte fatte per amore e per odio, le conseguenze di ognuna di esse. C'è il rifiuto, l'inadeguatezza, la vergogna: "Ogni volta che non si sentiva adeguato, spariva in uno stato di isolamento totale, un isolamento acustico, verbale e fisico. Come un nuotatore in apnea, presente alla vista ma irraggiungibile."

Attraverso il racconto dei tre narratori, e attraverso una colonna sonora che ci accompagna per tutto il romanzo, infine la verità si svela, ed è una verità oscura e conturbante. I personaggi recitano fino a lì una parte molto ben delineata da Caruana, che li conduce per vie indipendenti alla ricerca di qualcosa, forse di equilibrio e collocazione in una realtà il cui senso profondo, però, sfugge ad ognuno. 

"La musica in lontananza lasciava spazio ai rumori tipici di una città che voleva divertirsi a tutti i costi, che aveva bisogno di qualcosa per essere qualcosa. Voci di persone che mettevano, una volta tanto, la testa fuori di casa per osservare una realtà sempre più filtrata da schermi e giudizi altrui, impulsivi e frettolosi, postati a caldo su qualche social network."

Perché? Perché? Sono molti i perché a cui si tenta di rispondere durante la lettura, e restano quasi tutti insoddisfatti, fino alla risoluzione della vicenda. Nel frattempo però i personaggi si mostrano nudi, in tutte le loro fragilità e vittime delle proprie debolezze, e non vogliono nascondersi dietro a nessuna di esse; proprio in questo modo di esporci la nudità, emotiva e mentale, risiede la potenza dei personaggi di Caruana: forti, coraggiosi, ma allo stesso tempo deboli e vittime del ruolo in cui la vita li ha intrappolati. Forse è meglio dire: umani.

"Quando leggo o sento parlare dei sentimenti, l'amore, l'odio, l'apatia, il risentimento, mi chiedo sempre se ho davvero capito di cosa si sta parlando. 
Cioè, questi sentimenti sono realmente condivisi da tutti? Parliamo la stessa lingua dell'anima? Proviamo la stessa connessione biochimica nell'organismo? Le mie lacrime di cosa sono fatte? 
Posso pesarle e confrontarle con le tue e dire che le mie sono più vere?"

Insomma, Contorni Opachi è un romanzo che non lascia indifferenti. La storia può piacere, oppure no, ma di certo cattura. È impossibile non essere colpiti dall'intensità dei personaggi e dai loro dolori, qualunque sia il modo di ognuno di affrontarli. La malattia, all'inizio ben definita e vividamente descritta, sembra assumere con lo scorrere delle pagine una nuova dimensione, in cui i sintomi si fondono nella storia. Ciò che è clinicamente definito come "allucinazione" sembra infine sciogliersi in altro, in qualcosa dai contorni meno netti, più sfocati. Più opachi, appunto.


Buona lettura!
L.

Anthony Caruana,
Contorni Opachi
Bertoni Editore - € 16,00

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