Consigli di lettura: IL SECOLO MALEDETTO DI ROMA ANTICA di Roberto Toppetta


"Inviolabile quale tribuno, come imperator [Giulio Cesare] guidava le truppe, da pontefice massimo era la massima autorità religiosa. In Senato aveva il diritto alla prima parola, la sua domus era sormontata da un frontone come i templi. Era il nuovo Alessandro Magno, il Macedone della Repubblica imperiale, quindi dell'intero Occidente. Ogni magistrato gli doveva obbedienza, i senatori gli dovevano deferenza. E i tribuni della plebe non potevano opporgli il veto."

È con questa significativa citazione che voglio introdurre il saggio Il secolo maledetto di Roma Antica, in cui Roberto Toppetta, giornalista, saggista e autore del romanzo Il buio in testa, affronta le lotte intestine e i tumulti che hanno portato a Roma alla caduta della Repubblica e alla nascita dell'Impero. 

Tramite un linguaggio semplice, chiaro, privo di ornamenti, così come è facile notare dalla citazione di cui sopra, l'autore ci conduce in un viaggio affascinante attraverso i protagonisti delle guerre civili: parte dai Gracchi, passa per Mario e Silla, inciampa nella congiura di Catilina e nelle famose invettive di Cicerone, approda al primo triumvirato, all'alleanza cioè tra Cesare, Pompeo e Crasso, e raggiunge l'apice nel potere semidivino di Giulio Cesare; poi, da testimone neutro, Toppetta ci mostra la caduta dell'eroe, la tragica fine di Cesare alle Idi di marzo e, da quel momento in poi, si focalizza sulle dinamiche che infiammano l'ultima guerra civile, quella tra Ottaviano e Antonio, dalle ceneri della quale nascerà l'Impero: l'inizio di un lungo periodo di pace, un periodo in cui Augusto, primo Imperatore di Roma, chiuderà il tempio di Giano e porterà prosperità.

Toppetta struttura il suo racconto attraverso un uso sistematico delle fonti, che gli consentono un'esposizione imparziale grazie alla quale questo periodo storico, a mio parere già affascinante, acquista una valenza ancor più significativa. Un viaggio, un viaggio piacevole; un percorso disseminato di eventi, protagonisti, congiure, alleanze e sfide, intrighi e faide famigliari e guerre, affrontato con la consapevolezza dello studioso e la perizia del buon narratore. Niente a che vedere insomma con i manuali del liceo o dell'università, nessun passaggio noioso oppure ostico, ma, al contrario, una narrazione fluida, interessante e ricca di aneddoti alla quale chiunque, anche senza alcuna preparazione specifica, può accostarsi.

Inoltre, al di là delle fonti storiche (da Sallustio a Plinio, da Plutarco a Tito Livio e molti altri), emerge anche una buona letteratura da queste pagine, letteratura che è bello scoprire (o ri-scoprire): basti citare le Orazioni di Cicerone, le Catilinarie o le Filippiche, o i Commentarii di Cesare, il De bello gallico e il De bello civili, veri e propri pilastri della cronachistica latina; ma anche le Odi e i Fasti di Orazio, e Virgilio e l'Eneide, le Bucoliche, le Georgiche. 

Potrei qui nominare molte altre opere importanti, ma temo di spaventare il Potenziale Lettore: pur essendo saturo di riferimenti e citazioni, letterari e storici, questo saggio non ha la pretesa di fornire un panorama del periodo talmente dettagliato da risultare interessante soltanto per i latinisti o i fanatici della storia romana. Tutt'altro. Credo anzi che il suo grande pregio stia proprio nell'intento dell'autore di rendere una fetta così intricata della storia il più accattivante possibile. Intrigante, direi.
E ci riesce: a mio parere questo è un saggio niente affatto superficiale, ma che tratta la materia con maestria e competenza, e anche con un pizzico di furbizia. 
Merita, insomma, un posto nella libreria delle case di tutti.

"Già all'ingresso Catilina era stato costretto a constatare il vuoto che gli si era fatto intorno e le accuse di Cicerone lo colpirono dure quanto macigni. Soddisfatto stavolta per la condotta dei senatori, il console lo apostrofò infatti con parole passate alla storia".

Le ricordo ancora, queste parole, penetrate e conficcate nel cervello grazie alla mia professoressa di latino: "Quousque tandem, Catilina, abutere patientia nostra?"

E ora continuate voi??

(No, scherzo, non temete! Nel saggio di Toppetta, grazie al suo approccio intelligente alla materia, tutte le citazioni sono tradotte e proposte in italiano.)

Buona lettura!
L.


Roberto Toppetta,
Il secolo maledetto di Roma antica,
Bertoni Editore, 2023, € 20,00


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