Il magico potere delle parolacce

In tutto questo periodo ho cercato di astenermi dal commentare e dal dire la mia sulla situazione, anche davanti a certi post allucinanti che ho letto in giro, che avrebbero sgretolato la pazienza di chiunque. Ho sopportato senza traumi la presenza dei miei figli a casa tutto il giorno - che ormai sono grandi, lo ammetto - e anche quella del marito-martirio, che invece a tratti si è molto annoiato. D'altra parte, loro avranno sopportato me e le mie crisi umorali, quindi una sorta di equilibrio è stato trovato.

Quando però mi si è scatenato il furore, soprattutto davanti a certe prese di posizione da social che trovo imbarazzanti, invece di inveire sono stata zitta zitta e mi sono dedicata alle parolacce!
Nei momenti di maggior nervosismo ho scelto di adottare la vecchia pratica di colorare, e cercando immagini su internet ho trovato un sacco di insulti "decorativi", che ho immediatamente stampato e affrontato con pastelli e pennarelli.


Sapete una cosa? E' davvero uno sfogo.
Non soltanto l'attività del colorare, che come è noto aiuta a rilassarsi e a non pensare (o, meglio, a lasciar vagare liberi i pensieri... Spesso è in questo momento che nascono le buone idee!), ma in qualche modo a me oscuro ho scoperto che colorare parolacce è liberatorio. Più liberatorio dell'atto del colorare e basta, mi pare. 
Quando proprio non se ne poteva più... Era come mettersi a urlare il proprio disagio e il fastidio e il nervosismo, e funzionava allo stesso modo. Una specie di sfogo silenzioso. Un'alternativa alle torte e  alle pizze e a tutto ciò che abbiamo lanciato in forno per riempire il tempo e sopportare la situazione.

Quindi, mi permetto di consigliarvi questa attività... Quando c'è quel giorno in cui il marito non lo sopportate più, o i figli vi mettono a dura prova... Basta focalizzarsi sulla parolina magica...


Funziona, funziona.... =)
Ed è un'ottima idea regalo, non credete??

In ogni caso, se le parolacce vi spaventano e vi sentite più tradizionalisti, sul web è possibile scaricare migliaia di immagine di ogni sorta da colorare, dai mandala agli animali, agli ambienti, alle piante e ai fiori. Potete trovare immagini anche per i bambini, c'è da perderci la testa!

Il mio consiglio, parolacce a parte, è affrontare disegni grandi e ben contornati quando siete molto nervosi, quando l'insulto, anche se non volete pronunciarlo (o colorarlo) ce l'avete proprio sulla punta della lingua! In questo caso bastano pochi colori, l'attività è più veloce e necessita di meno precisione, ma è decisamente catartica.


Se invece siete sovraccarichi e stanchi, affrontare disegni pieni di minuzie, fare una scelta attenta sull'uso dei colori, essere concentrati sulle diverse sfumature e sul tratto da applicare, osservare con dovizia i particolari del disegnatore... beh, sono attività che catturano tanta energia e distraggono, bloccano per un istante la focalizzazione sui problemi e sui guai. E questi disegni di solito necessitano di molto tempo per essere terminati, quindi si possono trattare in diverse tranche, il tempo necessario a far sì che l'attività decompressiva faccia il suo effetto.


E poi ci sono i disegni più eterei ed evocativi, che forse aiutano ad aprire un po' la mente e a pensare ad altro, a imbastire qualche piccolo progetto.


In fondo, colorare è una delle cose che ci hanno insegnato a fare fin da piccoli, non serve essere "capaci", non serve nemmeno avere il senso del colore o chissà quale dote. E nessuno vi controlla, potete uscire dai contorni se lo desiderate!! E' sufficiente un foglio di carta su cui stampare il disegno, dei pennarelli o delle matite colorate, dei pastelli a cera o anche acquarelli, se vi piacciono. Qualcosa in casa ce l'abbiamo tutti, no?


E quindi il mio consiglio è uno solo: se ancora non vi siete abituati a questa quarantena, se non siete tra i "fortunati" che da lunedì torneranno al lavoro, se proprio la noia è la vostra più costante compagna di vita... Provate! Alla peggio avete buttato un po' di tempo...


Ma attenzione a quello che davvero il vostro cervello abbina alla parola "buttare"...!


Baci,
L.

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