Auguri, donne.

Festa della donna! 
Parliamone, allora..



Sapete, quando oggi facebook mi ha chiesto di festeggiare la festa della donna, incorniciando la foto del profilo delle "donne innovatrici e leader che sono fonte d'ispirazione" per me, mi sono resa conto che fino a poco tempo fa in quella cornicetta avrei messo la foto di Debbie Travis.

Debbie per me è stata davvero una fonte di ispirazione, per anni, e assolutamente innovatrice per tutto ciò che riguarda la decorazione. Non solo la seguivo in tv, ma consultando i suoi libri di decorazione ho imparato tantissime tecniche. Era più o meno un mito. Quando poi ho avuto modo di lavorare con lei, ero a un solo passo dal cielo. Agitatissima ma felice. E, devo dire, in quei sei mesi la sua capacità di essere leader ho potuto vederla e viverla, e solo oggi, trascorsi tre anni, riesco a parlarne con relativa tranquillità, senza l'emozione che mi stringe la gola. Perché la sua personalità è davvero impetuosa.

(Io e Debbie)

La cosa negativa che avviene vivendo o lavorando a stretto contatto con queste celebrities, con i nostri miti, è che a un certo punto si incontra anche il loro lato umano. Non dico nemmeno il lato vero, perchè sinceramente ritengo che siano talmente abituate a sorridere davanti a una telecamera che forse nemmeno loro sanno più dove termina la finzione e dove inizia il reale. Parlo di lato umano perché inevitabilmente si incappa in fragilità, debolezze, limiti.

Non posso dire nulla di negativo parlando di Debbie, chiariamoci, però non è più il mio mito. Tutto qui. Per il semplice motivo che ho visto il suo essere donna e, molto sinceramente, preferivo quello. Le voglio un bene che nessuno riesce a immaginare, e la stimo tantissimo come professionista: la sua capacità di visione è talmente ampia, talmente forte, che quello che riesce a trasmettere e ad insegnare semplicemente standole a fianco è immenso. 
Però, dietro ai 'sorrisi per la stampa' c'è una donna, c'è un'imprenditrice che non perde un colpo, c'è una macchina che non può incepparsi. Quindi, semplicemente, rispetto alla posa da video star preferisco il suo essere umana. Ovviamente, però, così il mito è crollato.

Oggi quando leggo i post di Debbie, o di Martha Stewart, o delle altre super mega donne di successo, mi scappa un sorriso, piuttosto amaro anche. Sapete, sono davvero tante le cose a cui personaggi di questo calibro devono rinunciare per raggiungere e mantenere il successo. Cose a cui io personalmente non rinuncerei mai perché sono la fonte della mia felicità, della mia pace. 
Sono molte le scelte alla base di uno stile di vita così, e molti i compromessi pesanti, anche se nessuna - credo - li ammetterebbe mai.

Quindi, oggi, nella mia cornicetta di super donna, ne metterei molte altre di donne, leader e fonte di ispirazione per me: tutte coloro che credono in quello che fanno, e lo fanno con amore; quelle che rinunciano al comfort per fare la cosa giusta; quelle che non sono spaventate dall'età e per seguire i loro bisogni sono capaci di mollare tutto e tutti, e di ripartire daccapo; tutte quelle che rinunciano alla carriera per crescere una famiglia, e lo fanno con orgoglio senza per questo smettere di imparare ogni giorno dalla vita; quelle che imparano a stare da sole, a testa alta, e ad esserne felici; quelle che sopportano lunghissime giornate di richieste, di mariti di figli di nipoti, di capi incazzati, di cucinare-lavare-stendere-passare l'aspirapolvere e che poi si addormentano appena si siedono sul divano. E anche quelle che capiscono che a volte alcuni compromessi sono necessari per il loro bene. 

Voglio fare anche una precisazione, forse andando controcorrente: sono assolutamente certa che le donne hanno una marcia in più, sono multitasking, hanno risorse incredibili e una soglia di sopportazione e adattamento quasi disumana. E per amore, diciamocelo... Possono fare QUALSIASI follia. Ma non per questo siamo tutte in gamba. Le donne sanno essere stronze, e con una cattiveria da manuale. Possono sgretolarti con una finezza sopraffina. Sanno essere maligne e pettegole senza fine, senza fine, senza aria, senza ossigeno, senza speranza. E in genere le principali ragioni di cotanto astio sono due: invidia e gelosia. A voi la delizia di coglierne tutte le differenze!! 

Quindi, mi permetto di credere che oggi queste donne sono quelle che urlano contro le mimose, che pubblicano link mascolini su facebook e, come sempre, vomitano acidità, partendo da un voler esprimere un parere e approdando all'invettiva contro il nemico di turno. Ecco, queste, forse, non sono quelle donne che hanno la mia stima.

A tutte le altre, quelle che con umiltà non si infastidiscono se ricevono un mazzo di fiori o due cioccolatini, me compresa, faccio tanti auguri. Perché la festa della donna non è altro che un'occorrenza, e non serve ogni anno rivangare che si festeggia la morte in un rogo, o che le mimose sono in via di estinzione, o che le donne vanno festeggiate tutto l'anno e bla bla bla. 

Donne urlatrici, iniziate voi a rispettarvi e a onorarvi tutti i giorni dell'anno, via. Il resto verrà da sé.

(Ciò non toglie che ai signori maschi maneschi violentatori e assassini, che altre armi non hanno, auguro i più atroci dolori per il resto della vita).

Se volete farvi un regalo in questo giorno tutto al femminile, tatààà!! Qualche consigliONE:

Paura di volare di Erica Jong, ormai un superclassico;

 (Erica Jong - Immagine dal web)

- Il secondo sesso di Simone de Beauvoir;

(Simone de Beauvoir - immagine dal web)

- Il sesso inutile della nostra Oriana Fallaci;

(Oriana Fallaci - immagine dal web)

- le Liriche di Saffo, una pietra miliare!

(Rappresentazione di Saffo - immagine tratta dal web)

Oddio, se poi proprio non amate leggere, c'è sempre il cinema: penso che il film Thelma & Louise di Ridley Scott valga sempre la pena. 

Oppure, perché no? Un biglietto per la mostra di Frida Khalo, al Mudec di Milano fino al 3 giugno. 

(Frida Khalo - immagine dal Web)

Qualsiasi scelta va bene, ma non occhiali di Prada o borsetta di Gucci per oggi ;).

Bene, auguri a me!
Baci
L.




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