Il dolore, quello puro.



So già che forse posso sembrare offensiva o poco rispettosa nei confronti di chi soffre per ben altri motivi. So bene cosa vuol dire passare attraverso lutti o malattie, e ho ben chiara la differenza. Eppure, perdonatemi tutti, ma io sono spaccata in due dal dolore. Credo che solo chi ha degli animali può capire l'intensità della sofferenza che ti assale se li perdi.

Per complicazioni legate a un intervento di routine, ieri ci ha lasciato la mia piccola Minni.
E boh. Non ho molto altro da dire. 
Quando è arrivata qui era una robettina di 5 chili, e avevamo paura che Ercole la schiacciasse. Ha vissuto praticamente tutta la sua brevissima vita con noi, coccolata e viziata, come è giusto che sia. Avrebbe dovuto invecchiare con noi, con il suo Ercolino, invece ci ha fatto uno scherzo terribile e così, all'improvviso, se ne è andata. 

MilleBacini, così la chiamavo da piccina perché era affettuosissima. E non stava mai ferma. E saltava come uno stambecco. E, sinceramente, avrei un milione di racconti e di foto meravigliose, ma tanto vale tenerli saldi qui, perché solo noi che l'abbiamo vissuta possiamo capire davvero.



E mi chiedo perché dobbiamo rivivere questo inferno dopo nemmeno due anni, dopo Gori. E' lacerante. 

Mi domando, davvero, cos'è che porta un essere umano razionale a soffrire così tanto. In qualche modo è vero che si tratta 'solo' di un cane, sono ben altre le tragedie. Ma è vero, è vero: quando tu sei il 'padrone' di un cane impari a leggere nei suoi occhioni tutta l'immensità dei suoi bisogni, e ad un certo punto ti è chiaro che in fondo in fondo di bisogni ne ha uno solo: che tu lo ami. Sembrerà tanto retorico, ma è semplicemente questo: causano guai, combinano disastri, sono un impegno, ti tolgono libertà (soprattutto quando sono due bisonti di 30 chili e non te li puoi mettere in borsetta), ti esasperano, ce li hai sempre tra i piedi, ma... Ti regalano gioia, affetto, ti fanno ridere, ti fanno divertire. 
E soprattutto hai chiaro che il tuo cane non ti abbandonerà mai, non ti tradirà mai, non ti deluderà mai. Il tuo cane, semplicemente, ti ama. Anche se sei arrabbiato, se rispondi male, se sei stronzo, se hai le palle girate, se te lo dimentichi fuori sotto l'acqua, se lo sgridi, se lo metti in castigo. Non importa, il tuo cane non ti giudica mai.

E, forse, è solo per questo che quando se ne va il dolore scoppia in maniera così lacerante, come se venisse distillato direttamente dal cuore: dolore purissimo. 

Il nostro essere umani trova motivazioni e usa la logica per curare il dolore quando ci viene a mancare una persona cara. 
Ma se a mancare è un animale caro, è proprio il nostro essere animali che ci impedisce di razionalizzare.

E poi passa, sì.

Credo che un buon modo per dar valore al nostro essere umani sia non scoraggiarsi, nemmeno davanti a questo dolore, e continuare ad amarli, gli animali. Non chiudersi, ma continuare, continuare, continuare ad amarli, prendersi cura di loro, viaggiare vicino a loro. Perché in fondo niente è più sincero di loro: niente ci dà un metro di quel che siamo più degli occhioni e dello scodinzolare del nostro amico cane. 

Dolce Minni, fai buon viaggio. Riposa con gusto, come quando ti arrotolavi nella cuccia insieme a Ercole.
Mi mancherai immensamente.






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