Bentrovata Santa Lucia!


Sono bresciana, e quindi, come tutti i bresciani, sono cresciuta in attesa non di Babbo Natale, della Befana o di Gesù Bambino, MA di Santa Lucia. Probabilmente l'emozione è la stessa che provano tutti i bambini del mondo davanti alla magia, alla speranza, alla sorpresa. Ma, che vi devo dire... Santa Lucia è - e rimarrà - sempre nel mio cuore, in una posizione privilegiata (e ora tralascio gli aspetti spaventosi di questo personaggio, che mi terrorizzavano da bambina!...). 

Comunque, quando ci siamo trasferiti in Toscana, e poi in Umbria, per forza maggiore ho dovuto "tradire" la mia Santa per Babbo Natale e per la Befana, per far sì che le tradizioni dei miei bambini si uniformassero a quelle dei loro amici e compagni. 
Ora, non posso dire che la festa non fosse bella e le emozioni non si moltiplicassero: scorgendo negli occhi dei miei figli quella luce, un misto tra gioia, stupore e incanto, mi sono emozionata ogni volta. Ogni volta ho costruito un nuovo ricordo, che rimarrà indelebile in me. Però, però... Non lo nego, Santa Lucia mi è mancata tantissimo! Quando vedevo le fotografie degli amici bresciani, la mattina del 13 dicembre, ho sempre provato un po' di invidia e tanta nostalgia.

Non c'è niente di razionale in tutto questo, non c'è stata alcuna privazione. Ma questo mi fa pensare che molte parti di noi non funzionano in modo razionale, e sono addirittura più potenti. Sono fondamentali e ci costruiscono. Siamo fatti anche di sogni e di magia.

Ma ora siamo tornati a casa. E così, quest'anno, ci siamo ri-adeguati alla tradizione, anche se i bambini oggi non sono più bambini e forse alla loro età sarebbe bastata una busta con una bella mancia dentro. Invece no. Anche questa mattina ho goduto della sorpresa nei loro occhi, della gioia, e ho collezionato un nuovo ricordo. La mia Martina, che non si ricordava della sua ultima Santa Lucia (non aveva tre anni, allora), è rimasta per un istante senza fiato. Disorientata dal tavolo colmo di regali (Babbo Natale i doni li lasciava sotto l'albero), da tutti quei dolcetti esposti (la Befana li nascondeva in una calza), da alcuni regali non impacchettati (Santa Lucia non sempre ha tempo per preparare i pacchettini, spesso i doni li lascia così come sono, su un tavolo o un divano). Il grande Nano, invece, ha sbloccato una serie di ricordi che, me ne sono resa conto, gli sono sfilati davanti agli occhi in un fiat. Gli è comparso un sorriso, una luce sul viso, che arrivava da lontano. 
Insomma, per magia, anche quest'anno ho vissuto una magia. 
I figli crescono, i genitori invecchiano, i nipoti aumentano... Ma vivere ancora una magia è un dono indicibile!

A proposito di doni, l'altro giorno pensavo a che letterina avrei scritto a Santa Lucia, cosa avrei desiderato che mi portasse. Sapete, al di là di qualche capriccio "materiale", non avevo nulla da chiedere: mi sono resa conto che per me questo 2021 è stato eccezionale. Nonostante il Covid e tutto quello che ha comportato, nonostante un ennesimo (e impegnativo) trasferimento, fatto di nuovi stacchi e di elaborati riallacciamenti, tutti i miei sogni quest'anno si sono avverati. Desideri profondi e antichi, sepolti in fondo a me stessa, a cui quasi avevo paura di dar voce, di dar corpo. Desideri di realizzazione e non solo. Ricordi che sono tornati e con cui ho fatto pace, sentimenti che hanno trovato un giusto posto, un occhio nuovo con cui guardarmi. La consapevolezza di essere in grado di ideare, concretizzare e portare a termine un progetto complesso. L'esperienza di fidarmi e delegare. Il cuore che batte forte, ed è felice di riconoscere l'altro.

Insomma, cara Santa Lucia, ci siamo ritrovate dopo undici anni, e l'emozione è stata la stessa di sempre.
Bella, piena. Con il sapore di caramelle cri-cri, mandarini e biscotti. Con il profumo di nuovo. Con amore dentro e intorno a me.
Ci sono doni più doni di questi?


Baci,
L.

P.s. Tutti in coro: tanti auguri alla mia Amica, che oggi invecchia!!! 

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