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Come stai oggi?

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  Come stai oggi? Come stai oggi Laura? Ecco una domanda che ultimamente non mi pongo mai. Marcio diligente tra le mie scelte e le loro conseguenze, affronto i doveri, i ritmi, i fastidi, mi dedico a un nuovo amore e a vecchie amicizie. Ma come sto, come mi sento? È come se tutto ciò che mi circonda fluisse con implacabile scadere, coerente, autonomo, indipendente; è questo che sento oggi, ora, proprio in questo istante, mentre i giorni scorrono in maniera ineluttabile e io con loro, facendo cose che spesso non sento mie e altre che invece sgorgano proprio dal mio luogo più profondo. Mi sento come il fiore in questa foto, un anticipo di qualcosa che fa capolino tra erbe sempre uguali, qualcosa che emerge nella sua bellezza e nella sua forza, qualcosa che non è più inverno ma ancora non è primavera. È difficile per me lasciare il mio lungo inverno. Lo desidero con tutte le mie forze, eppure accadono episodi che mi fanno riflettere e che non hanno a che vedere con i sentimenti o con le d

Recensione: "Un caffè per l'assassino" di Pamela Luidelli

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  Oggi vi parlo di un romanzo che si allontana un po' rispetto ai generi che prediligo, però lo segnalo per la piacevolezza nella lettura e per un sottofondo di ironia che accompagna ogni capitolo, nonostante si tratti di un romanzo giallo. Anzi, per essere più precisa, direi che Un caffè per l'assassino appartiene al filone oggi molto in voga del Cozy mistery. Quindi se vi piacciono le indagini, l'ironia e i personaggi un po' oltre le righe, questo è certamente il libro per voi. Seconda puntata della saga di Beatrice Testaccio (il primo episodio si intitola Un caffè per la vittima, 2021) in questo romanzo la protagonista "inciampa" nuovamente in un assassinio e, cocciuta e maldestra, incomincia a indagare attraverso i pettegolezzi del paese, le parole ascoltate per caso, l'osservazione attenta delle persone vicine alla vittima.  Beatrice è un'investigatrice a modo suo: in realtà è una barista, quindi non dovrebbe avere niente a che fare con le indagin

Consigli di lettura: "FOTOGRAMMI" di Fabio Angelino

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  "«Hai una madre che ti vuole bene, che si preoccupa per te; un fratello che sarà, come hai detto tu, handicappato, ma che ti adora. Ed è un bravo ragazzo. Strano, vero, ma buono (...). Avete una casa vostra, avete perfino una camera a testa, a Milano. Sai cosa vuol dire pagare un affitto a Milano? Mantenere un figlio, i suoi studi, in questa città? Chiedilo a mia madre. Tuo padre se n'è andato prima di fare un sacco di cazzate, almeno.»" È con questa citazione che desidero presentare il nuovo romanzo di Fabio Angelino, Fotogrammi , uscito all'inizio di novembre per Bertoni Editore.  Fotogrammi è un romanzo particolare, innanzitutto per la sua struttura. Procede non a capitoli, bensì a scene , secondo un motivo che già il titolo introduce: riporta a frammenti visivi, quasi cinematografici, legandosi innanzitutto alla passione di Luca, uno dei protagonisti; percorrendo quindi una sottotraccia quasi emotiva, una trasformazione di attimi di vita, di eventi e di ricordi