Post

Visualizzazione dei post da 2023

Rientri, ritorni, nuovi inizi

Immagine
  E così ci siamo di nuovo.  L'ultima settimana di agosto è iniziata, e al suo termine sarà già settembre. Ovvero il momento di riprendere le redini, di tornare alla concentrazione, di ripartire. Ogni anno ho la percezione che l'arrivo di settembre consista in un nuovo inizio, come se le vacanze servissero più che altro a salutare ciò che è già stato, a prepararsi al nuovo in arrivo. Quest'anno, beh. Mai così. Il 2023 si è rivelato finora un anno decisivo per me, o, come diceva il mio oroscopo, "risolutivo". In effetti. La mia vita sta cambiando, anzi è già cambiata, e tutto ciò che prima mi forniva delle sicurezze, persino le consuetudini più banali, oggi non c'è più. Tutto è diverso, nella percezione, nei dati di fatto. Ogni avvenimento è una sorpresa e ogni passo che compio, seppur piccolo, è un passo di ricostruzione. Tutto è per me, in questo periodo, una novità. Dopo tanto tempo mi trovo a dover pensare a me stessa, a pensarci seriamente, a pormi delle

Consigli di lettura: L'ABITO DELLA FESTA di Anthony Caruana

Immagine
  "Orfani. Siamo orfani. L'assenza materna è stata una costante nella nostra vita. Non percepiamo più la solitudine, perché siamo noi stessi l'essenza della mancanza. La perdita, come un lago senza acqua sul cui fondo, arido, si intravedono le crepe della terra asciutta. La nostra leggerezza è pesante. Un masso che ha fracassato il vaso dove Pandora ha chiuso a forza e in profondità sentimenti atavici. Nascondiamo le ferite sotto strati cortisonici di ironia. Ridiamo a crepapelle nascosti dietro il cerone malinconico di pagliacci sghembi." Oggi voglio parlarvi di questo breve romanzo, L'abito della festa , che, pur nella sua brevità, è stato capace di toccare in me corde molto profonde. L'autore affronta l'argomento della morte, e lo fa su un doppio binario: da un lato analizza la miseria di ciò che resta, il corpo senza vita - e gli porgo i miei complimenti perché riesce a farlo con una delicatezza ammirabile -, dall'altro lascia che emergano il dolor

Consigli di lettura: IL SECOLO MALEDETTO DI ROMA ANTICA di Roberto Toppetta

Immagine
"Inviolabile quale tribuno, come imperator [Giulio Cesare]   guidava le truppe, da pontefice massimo era la massima autorità religiosa. In Senato aveva il diritto alla prima parola, la sua domus era sormontata da un frontone come i templi. Era il nuovo Alessandro Magno, il Macedone della Repubblica imperiale, quindi dell'intero Occidente. Ogni magistrato gli doveva obbedienza, i senatori gli dovevano deferenza. E i tribuni della plebe non potevano opporgli il veto." È con questa significativa citazione che voglio introdurre il saggio Il secolo maledetto di Roma Antica , in cui Roberto Toppetta, giornalista, saggista e autore del romanzo Il buio in testa , affronta le lotte intestine e i tumulti che hanno portato a Roma alla caduta della Repubblica e alla nascita dell'Impero.  Tramite un linguaggio semplice, chiaro, privo di ornamenti, così come è facile notare dalla citazione di cui sopra, l'autore ci conduce in un viaggio affascinante attraverso i protagonisti d

Defaticare

Immagine
Lo so che sono mesi che non scrivo sul mio blog. E so che non sono mai stata un mostro di puntualità nella cadenza dei miei post. È che anche qui si tratta di scrivere, e come forse ormai avrete intuito la scrittura per me non è mai un'attività a comando. Meglio: lo diventa, quando entro nel vivo di un lavoro e allora mi impongo ritmi che mi sono necessari per arrivare alla fine. Ecco, ora sono in un periodo di passaggio. Sono giunta a una nuova fine, all'ultima parola di un nuovo romanzo, ed è un romanzo che mi ha portato via mesi di vita - nel senso che per mesi mi sono rintanata in montagna e mi sono dedicata esclusivamente alla scrittura -, energie, e anche un po' di lucidità mentale. Ho affrontato un tema spinoso, e so già che questo romanzo potrebbe essere accolto con qualche riserva ma, di nuovo, questa storia si è impossessata di me, mi è rotolata in testa per anni, finché ho dovuto scriverla. Naturalmente, ogni fine è un nuovo inizio. Ora sono nel periodo del "