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Visualizzazione dei post da 2021

Buon 2022!

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(Immagine tratta da Instagram) Eccomi qui, all'ultimo  post dell'anno. È incredibile quanto anche il 2021 sia già volato via, nell'assurdità di quanto sta accadendo.  Nonostante tutto, arrancando tra tamponi, vaccini e quarantene, siamo andati avanti. Stiamo andando avanti, anche se in alcuni momenti avremmo forse voluto bloccare tutto e fermarci a osservare, trattenere il respiro e aspettare. Svegliatemi quando tutto sarà finito. Non l'avete mai pensato? La vita mi insegna che invece fermarsi è impossibile, e che volenti o nolenti avanti si va, ognuno nella sua univoca direzione. Per quanto mi riguarda, sono grata a quest'anno ormai agli sgoccioli. Non me lo scorderò facilmente, il 2021, perché anche se è stato un anno di grandi cambiamenti mi ha riservato incredibili sorprese. Lo devo confessare: diversi tra i miei desideri più vecchi, più radicati, si sono avverati. Di certo, per vederne realizzati alcuni ho lavorato tanto, e quindi ringrazio la mia costanza, la

Buon Natale amici!

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Quest'anno vado contro le buone abitudini.  Non sono nel mood di scrivere un post d'ispirazione e ottimismo, ma, d'altra parte, non sono nemmeno nello spirito del Grinch (il che è già per me un grandissimo traguardo!). Mi sento sempre strana, sotto Natale, per svariati motivi che ben conosco, e alterno momenti di nera intolleranza a istanti magici di affetto incondizionato e desiderio di condivisione. Oggi mi sento neutra e penso che sia buono, penso di essere nel bel mezzo di un periodo equilibrato.  Insomma, non ho lamentele da fare, né entusiasmi su cui veleggiare, né attacchi di depressione da fronteggiare. Mi sento me stessa, mi sento al mio posto. Oddio, forse forse detto così per me è più uno stato di grazia che un periodo equilibrato, e quindi è meglio approfittarne!!  Quindi, riservando le parole per istanti e contesti più adeguati, mi limito qui ad accomiatarmi in vista del Natale, a dedicarmi alla famiglia, alla tavola e a scartocciare regali! Mando un pensiero a

Bentrovata Santa Lucia!

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Sono bresciana, e quindi, come tutti i bresciani, sono cresciuta in attesa non  di Babbo Natale, della Befana o di Gesù Bambino, MA di Santa Lucia . Probabilmente l'emozione è la stessa che provano tutti i bambini del mondo davanti alla magia, alla speranza, alla sorpresa. Ma, che vi devo dire... Santa Lucia è - e rimarrà - sempre nel mio cuore, in una posizione privilegiata (e ora tralascio gli aspetti spaventosi di questo personaggio, che mi terrorizzavano da bambina!...).  Comunque, quando ci siamo trasferiti in Toscana, e poi in Umbria, per forza maggiore ho dovuto "tradire" la mia Santa per Babbo Natale e per la Befana, per far sì che le tradizioni dei miei bambini si uniformassero a quelle dei loro amici e compagni.  Ora, non posso dire che la festa non fosse bella e le emozioni non si moltiplicassero: scorgendo negli occhi dei miei figli quella luce, un misto tra gioia, stupore e incanto, mi sono emozionata ogni volta. Ogni volta ho costruito un nuovo ricordo, che

Letture del mese di ottobre

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Eccomi qui! Anche se non sono stata molto regolare nei miei resoconti di lettura, mi è stato detto che questo spazio è piaciuto ed è di ispirazione, e quindi lo ripropongo (e prometto - o almeno ci provo! - di essere puntuale nel mio appuntamento mensile). Ma via! Ecco i libri che ho letto in ottobre, con tutti i riferimenti e una breve recensione! Letture del mese di Ottobre Dei bambini non si sa niente - S. Vinci "Erano un sacco di cose che se ne andavano in quei momenti, e un sacco che si aggiungevano, arrivando da chissà dove. Emozioni dure e dirette come pugni in faccia, cose che non si scordano, prive di dolcezza e comunque da far piangere a ripensarci. Come quasi tutte le cose che a questo mondo si fanno insieme agli altri." Un romanzo duro e delicato, forte e tenero allo stesso tempo. L'autrice esplora la scoperta della sessualità in un gruppo di ragazzi, poco più che bambini. Racconta la curiosità e il fascino del nuovo e del proibito, i giochi che dall'innoc

Andate e ritorni

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Il poeta Bruno Mohorovich mentre chiacchiera con la sottoscritta, del mio libro e di altro! È inutile che io cerchi di condensare le emozioni e la gioia che ho provato lo scorso weekend al Salone del libro di Torino, non riuscirei a raccontarvele.  So che, al di là della goduria per essere circondata dai libri (oddio, QUALE GODURIA!!!), mi ha colpita e resa euforica la quantità di gente che ho visto radunata per l'occasione (finalmente, lasciatemi aggiungere, un'idea di normalità!); ancor di più mi ha colpita la quantità di giovani, bambini e ragazzi, lontani dai soliti schermi alienanti, ma curiosi e contenti e attenti agli stand, concentrati nella lettura negli spazi relax... C'è speranza!  E poi questi giorni sono stati per me un importante momento di incontro e di confronto con tanti autori, pubblicati dal mio stesso editore, ma non solo. Si è riso e scherzato, chiacchierato, si sono dedicati romanzi e poesie: ognuno di questi momenti mi ha arricchita. Che bello, dopo t

NovitàNovitàNovità!

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E dopo settimane di attesa, formicolii alle dita e unghie rosicchiate, posso finalmente mostrarvi la copertina del mio primo romanzo Siamo come le lumache ,  la fatica degli ultimi tre anni: Sono davvero emozionata, perché ho investito molto in questo lavoro - in termini di energia - e poi perché, inutile dirlo, per me è un sogno che si concretizza. Ho scritto, tagliato, riscritto, aggiustato, riaggiustato, rivisto, riscritto, eliminato, aggiunto.... e ora però ci siamo quasi!  Spero che vorrete condividere con me questo momento di gioia, che per me non è un traguardo ma solo l'inizio di un percorso che spero lunghissimo. Perché, forse l'avete ormai capito, ADORO scrivere! Detto questo, lasciatemi sprecare due parole sul mio romanzo: Siamo come le lumache narra di un viaggio, che è anche un viaggio nella memoria, grazie al quale la protagonista Tilda attraversa la propria storia e quella di Anita, Gubo e Dodi, gli amici le cui vite si intrecciano alla sua fin dall'infanzia.

Ora di vacanza

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  Sono qui, proprio ora, sul mio terrazzino nella casa in montagna. Non c'è nemmeno un rumore, è incredibile. Non campane che suonano, non macchine che passano nella strada sottostante. Nemmeno una voce, un tramestio di casa. Devo aver beccato un istante idilliaco per aprire il mio blog, uno di quei rari incroci temporali - durerà pochissimo - in cui sembra di essere parte di una cartolina, e non viene da chiedersene il perché. Ecco, è già finito. Comunque, in questa brevissima parentesi dal rumore della vita, ho dovuto rendermi conto che anche io sono stata chiusa in una specie di parentesi negli ultimi mesi, ed è stata molto lunga. Da maggio a oggi, uh!, è cambiato tutto. Mi fa effetto, se ci penso, eppure sono abbastanza abituata ai cambiamenti. E' che non ho avuto il tempo di godermene neanche uno, sono passata da uno stato all'altro all'altro all'altro all'altro di continuo, senza fermarmi. Mi sento in un frullatore, rendo l'idea?   Mi sono trasferita,

Addio uomo, arrivederci Maestro.

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Per una volta invado la mia sfera privata, brutalmente. Ma non posso farci nulla, perché provo un dolore vero, non un'evocazione.  Mi è sorto un ricordo, vedete, non appena ho saputo della dipartita di Battiato. È un pomeriggio torrido, nell'agosto del 2003, e sono sdraiata sul letto a fianco della persona che amo. Le tapparelle sono abbassate, siamo in penombra, e tutte le finestre aperte creano un po' di contraria, così c'è una tenda di organza, leggera e blu, che ci svolazza vicina. Ciò che vedo nel mio ricordo sono le nostre mani, che si avvicinano, si sfiorano appena, poi si toccano e si stringono, si separano ancora; iniziano una danza che non è prevista, e sono così coordinate. Sembra che le nostre menti si siano messe d'accordo, le dita compiono gli stessi movimenti, i palmi si cercano in contemporanea, si distaccano nello stesso istante per poi riavvicinarsi, desiderarsi. Io e lui non ci guardiamo, ma stiamo sorridendo l'uno all'altra. E abbiamo lo

Letture del mese di Aprile

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Quest'ultimo mese sono stata un po' pigra qui sul mio blog, e quindi anche nei miei usuali Consigli di lettura . Poi, in un gruppo di lettura a cui sono iscritta, qualcuno mi ha chiesto di fare un elenco delle mie letture recenti perché ha trovato interessanti le mie recensioni - grazie!  Così ho deciso di mettere insieme capra e cavoli, scusate l'eleganza, e scrivere un post "cumulativo" sulle letture mensili, con qualche riga di recensione per ogni titolo... Ed eccolo qui! Allora, senza ulteriori indugi:  Letture del mese di Aprile Finché il caffè è caldo  - T. Kawaguchi "L'acqua cade dall'alto al basso, è la forza di gravità. Anche le emozioni forse agiscono secondo la stessa legge". Lo ammetto, ho approcciato questo romanzo perchè ne ho sentito tanto parlare, e mi aveva incuriosito. Grande successo editoriale, romanzo d'esordio, già in libreria il seguito ( Basta un caffè per essere felici ). Insomma, il mio istinto da San Tommaso non ha

Il colore e le forme. Di dentro e di fuori.

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Le giornate dell'ultimo mese rispecchiano alla perfezione il mio umore. Ci sono giornate nere e tristi, giornate rosse di rabbia e nervosismo. Giorni grigi e fastidiosi, oppure di un verde timido e tenero che suggerisce leggerezza e buonumore.  Da sempre i colori mi accompagnano. È da un po' di tempo che ho preso l'abitudine di osservare  IL colore della mattina, forse per tentare di indovinare i segreti che il giorno ci riserva; nella mia orsite dilagante il mattino ho sempre meno voglia di parlare e più di guardare in silenzio ciò che mi circonda. Mi piace mettere in ordine i pensieri e fissare le luci, le ombre, la luminosità dei prati; le colline, le sfumature tra le foglie degli alberi e le nuvole. Ah, le nuvole! Mia grande passione. Forme in eterno mutamento, gonfie, lisce, tirate. Pettinate o arruffate. Dall'aspetto di una caricatura o di un'aquila in volo, oppure di un pesce o di una mano... Le nuvole sono uno scatenatore di fantasia. Non mi importa se so